Del tabacco e dei sui diversi tagli 🍂

Storicamente i tabacchi da pipa vengono prodotti, commercializzati e conservati in diversi tipi di tagli, con lavorazioni piuttosto differenti, che vanno ad influenzare anche grandemente la conservazione e finanche la loro resa in fumata. La prima grande distinzione va fatta fra le due grandi categorie dei tabacchi “non pressati” e dei tabacchi “pressati”.

Non pressati

Si tratta di tabacchi da pipa ricavati, come quelli per sigaretta, semplicemente tagliando e tritando le varie foglie. Costituiscono il tipo di taglio più diffuso, per il semplice fatto che non comportano costi di lavorazione aggiuntivi e sono graditi al fumatore medio, perché non richiedono operazioni particolari prima di caricare ed accendere la pipa. A parità di tasso d’umidità i non pressati bruciano quindi più facilmente e sono quindi ideali per chi comincia a fumare. Se ne distinguono i seguenti tipi:

Mixture

La maggior parte dei tabacchi da pipa sono miscele (blend) di più tabacchi differenti: virginia, burley, kentucky, latakia, orientali, cavendish. Il termine inglese mixture designa più correttamente un taglio che si presenta sotto forma di pezzetti, o sottili e corte striscioline di tabacco, a seconda del produttore e dai tabacchi. Si tratta di un taglio molto facile da caricare e di combustione agevole. A volte alcune mixture tagliate più grossolanamente vengono definite wild cut.


Ribbon

Le foglie sono tagliate in striscioline (ribbon) molto fini e della lunghezza di qualche centimetro. Come per il taglio classico da miscela, anche il ribbon cut si carica nella pipa con facilità e dato lo spessore esiguo dei filamenti è di facile e regolare combustione. È frequentemente usato nelle miscele inglesi di gusto classico.


Cross cut

Il cross cut, o granulato, è un taglio tipico della tradizione americana. Al pari della mixture è molto semplice da caricare nella pipa e di facile combustione. Nella produzione del cross cut normalmente le foglie di tabacco vengono tagliate prima nel senso della lunghezza e poi in quello della larghezza. Il risultato sono dei quadratini di tabacco, senza alcuna fibra lunga.


Loose cut

Vengono così definiti dei tagli più grossolani e irregolari, rispetto a una mixture o al ribbon, e con striscioline medio-lunghe. Da un certo punto di vista, con i vari distinguo fra un produttore e l’altro, che utilizzano i termini di taglio anche per fini di marketing, il loose cut è una sorta di taglio di pezzatura intermedia, tra il ribbon e il wild cut.


Shag

Tipo particolare di miscela, tagliata molto finemente, in genere a partire da tabacchi di mediocre qualità, molto simile al tabacco da sigaretta. Il fumatore deve applicare una cura particolare nel caricare e gestire in fumata lo shag, che, data la sua finezza, tende a bruciare molto velocemente e, di conseguenza, a scaldare molto la pipa, con tutte le sgradite conseguenze del caso.


Ready rubbed

Punto di giunzione fra non pressati e pressati, il ready rubbed è in realtà un tabacco flake, i cui pani sono stati sbriciolati per ottenere una composizione in piccoli pezzi. Questo fa sì che la pipa sia più agevole da riempire e da fumare, pur senza rinunciare alle caratteristiche di qualità del tabacco pressato. A questa categoria intermedia può essere ascritto anche il broken flake. Entrambi questi tagli sono più che altro agevolazioni pratiche, che velocizzano la preparazione di un pressato.


Pressati

Si tratta di tagli complessivamente meno diffusi, ma molto amati dai fumatori più esperti, che ne apprezzano le molteplici qualità gusto-olfattive e di conservazione dell’aroma delle foglie. Si ottengono con diversi procedimenti, che coinvolgono però sempre una o più fasi di pressatura meccanica delle foglie. La maggior parte di questi tagli richiede una preparazione del tabacco prima di poter caricare la pipa. Questi blend sono inoltre di più difficile combustione, a causa proprio del taglio più pressato e spesso di maggiore umidità. Vengono realizzati a partire da tutti i tipi di tabacchi e, generalmente, data la maggior pressatura e stagionatura, contengono più nicotina delle normali mixture. Per tutti questi motivi sono sconsigliabili a chi inizi a fumare la pipa.

Il procedimento di pressatura conferisce al tabacco una combustibilità decisamente più lenta che comporta un fumo più fresco ed un gusto più pieno e morbido nel corso dell’intera fumata. Gli elaborati processi di pressatura, trattamento a caldo e maturazione esaltano le sfumature gusto-olfattive, inoltre ogni singola porzione di tabacco è di per sé già una miscela completa. I tabacchi pressati richiedono comunque una certa esperienza e perizia, sia nel caricamento della pipa sia nel corso dell’intera fumata.

Plug

È un piccolo panetto di foglie pressate, generalmente di circa 4 cm di spessore. I procedimenti possono variare da un produttore all’altro, ma solitamente il plug è ottenuto mediante un doppio processo di pressione. Una prima pressa (che può arrivare fino a 55 tonnellate di pressione) riduce una pila di foglie di circa un metro al panetto di 4 cm. Viene poi eseguita una seconda fase di pressatura, in condizioni di temperatura e umidità controllate. Tale processo, che favorisce anche la fermentazione dei succhi contenuti nelle foglie, può durare anche diverse settimane. Per essere fumato se ne taglia una sottile fetta (flake) con un coltello affilato. Questo permette un’ulteriore personalizzazione della fumata.


Crumble cake

I produttori americani propongono per tradizione anche un tipo di plug più lasco e friabile, denominato crumble cake, ottenuto pressando un blend di trinciato, invece che le foglie intere. Pur non essendo complessivamente molto diffuso sul mercato, è un formato apprezzato per la possibilità di essere preparato a mano, più rapidamente e senza dover ricorrere ad un coltello.


Flake

Come tutti i pressati i flake sono in genere tabacchi abbastanza umidi, il che non facilita l’accensione e la fumata e ne fanno un taglio adatto a fumatori rodati. Esistono diverse scuole di pensiero sui metodi di caricamento dei flake: chi li fuma piegando la fetta su se stessa ed inserendola “intera” nella pipa (metodo Mac Baren) e chi la spezzetta per ottenere un taglio più simile a quello della miscela. Il primo metodo non è apprezzato da tutti e richiede un apprendistato abbastanza lungo, e sopratutto la scelta del giusto tipo di pipa.


Cube cut

Lavorazione alternativa al flake, nella quale a partire dal medesimo plug, vengono realizzati dei cubetti di tabacco, di grandezza variabile, che possono venire caricati così come sono, oppure sbriciolati più facilmente.


Twist

La treccia (nota anche come pigtail o rope) è, insieme al plug, il metodo di trattamento e conservazione del tabacco più antico, tipico della tradizione marinara, dell’epoca delle grandi traversate oceaniche. Questo taglio è costituito tradizionalmente da tabacchi a forte contenuto di nicotina ed è pertanto sconsigliabile a chi cominci a fumare. A differenza del plug non è di per sé un vero e proprio taglio, dato che le foglie di tabacco essiccate sono arrotolate intere, un po’ come un sigaro, seguendo diversi procedimenti. Le trecce di tabacco sono realizzate con foglie scostolate a mano, ovvero dalle quali è stato rimosso il filamento centrale. La composizione della treccia vede le foglie di tabacco compattate ed avvolte dalla fascia esterna che, normalmente, è costituita da una grande foglia di virginia. All’interno della sua sezione orizzontale è contenuta la miscela di tabacco. Le trecce vengono sottoposte a una fase di fermentazione al vapore al termine della quale sono lasciate maturare per un certo periodo. Per essere fumate le trecce devono essere tagliate in sottili rondelle, di circa 1mm (denominate curly o coin cut), da sbriciolare o inserire impilate nel fornello. Un esempio particolare di questo tipo di lavorazione sono le Highland Balls, di TAK Motzek.

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