“Senza di te mi sento come la sabbia di una clessidra
quando smette di scorrere”
(Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In altri termini, quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce)
L’equazione di Dirac, quando la fisica diventa poesia
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Vero 🙂 anche se l’equazione scritta così è tutta sbagliata!
Serve un meno davanti alla massa, la quantità immaginaria davanti alla derivata e la derivata è tagliata: (i∂̸- m) ψ = 0
Questo perchè in realtà si tratta di un sistema di 4 equazioni, due per gli elettroni e due per i positroni. Il che rende tutto più affascinante, in quanto si tratta di due soluzioni a energia positiva e due a energia negativa… a me piace intendere questa cosa come la necessaria complementarietà degli opposti (yin/yang) che permea tutto quanto, dall’infinitamente piccolo, all’infinitamente grande 🙂
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Situazione che influenza anche per esempio lo scarico delle sollecitazioni negli edifici, quando dopo decenni si pensa di eliminare un tratto battezzandolo “non portante”… la struttura, abituata a quella presenza, reagirà comunque in modo molto permaloso…
… infondo anche il nostro animo è un condominio!
Se ti va di confrontarci su tutta una serie di temi dell’iquietudine… passa pure di qui:
http://www.karasho.org
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