A suo tempo chiusi le mie considerazioni su “Agape” (precedente prova discografica del main- project di Herbst, del 2011) constatandone il distinto feeling transitorio e di passaggio, fotografando una band nel pieno del proprio percorso artistico, della narrazione di sé attraverso il divenire del suono, ecc… Ora il nuovo “Melting Sun” conforta tale lettura, offrendo scenari sonori e concettuali naturalmente discendenti e conseguenti a tali premesse.
Abbandonati retaggi black e post-black, disagio urbano e sensazioni di perdita e disorientamento, Markus Siegenhort ci porta ora in territori decisamente meno definiti e definibili, spazi onirici, o quantomeno mentali, in cui l’unico, inscindibile collegamento col proprio passato è la costante malinconia di fondo, qui declinata attraverso un senso di sereno abbandono che, personalmente, ho trovato assai prossimo al concetto buddista di “lasciar andare”…
Album tanto pittorico e astratto, quanto i precedenti erano filmici e concreti, “Melting Sun” non fa per altro mistero del suo innato escapismo, della sua essenza senza soluzione di continuità, perfettamente tradotta in musica da suoni liquidi e cangianti, un caleidoscopio di melodie, vibrazioni ed effetti (shoegaze), inaspettatamente caldi e vari.
Ed è proprio il colore uno dei tratti salienti del lavoro di Markus (artista sempre attento e interessato anche alla controparte visuale dei suoi prodotti), qui espresso dalle splendide illustrazioni di Pascal Hauer, che anche nel booklet tratteggia un mondo oltre i confini del mondo, in cui ogni (pre)concetto spaziale, razionale e cromatico si sbriciola sotto il soffio di un vento interiore chiamato libertà.
“Melting Sun” è un lavoro che parla (anche) di riscatto e redenzione della propria psiche, affrancata dal giogo di quell’umana disperazione che tingeva di solido nero gli artwork e le musiche precedenti, lasciando libera di respirare e comunicare appieno la delicata, ma non per questo meno intensa, personalità artistica denominata Lantlôs.
Un piccolo, grande gioiello in musica, a tratti sinceramente commovente…
Un pensiero su “Lantlôs – Melting Sun”